indetta ai sensi dell’art. 143 del T.U.I.R. (Legge Tributaria)

LA VICENDA

Vi racconto una storia…

Nell’ormai lontano 20 agosto 2011 il musicista Agostino Guarino, mentre si accingeva ad allestire il suo concerto per la serata nel parco, era precipitato nel “pozzo” del costruendo ascensore del castello Costa-Del Carretto di Garlenda, la cui porta di accesso non era stata in alcun modo segnalata, né resa invalicabile, come invece previsto dalla legge in questi casi.

Inoltre, nessuno dell’amministrazione comunale di Garlenda aveva mai informato alcun dirigente o socio del Circolo “Amici nell’Arte” della presenza di tale insidia nel castello.

Le chiavi per accedere allo stesso, in quel periodo, non erano state consegnate esclusivamente al Circolo “Amici nell’Arte”, ma anche ad altri soggetti per le loro iniziative collaterali, quali un matrimonio, due serate massoniche e l’evento “Calici di Stelle”, il 10 agosto 2011.

A nessun associato del Circolo, né tanto meno al presidente, era mai stata affidata la custodia del palazzo.

la rassegna stampa di allora

Ecco perché ad oggi il Circolo Artistico-Culturale “Amici nell’Arte” noprofit, nella mia persona di presidente, è molto amareggiato per essere stato indebitamente trascinato nei processi relativi al grave incidente accaduto nel castello Costa-Del Carretto di Garlenda il 20 agosto 2011.

L’Associazione è passata dall’essere vittima dell’incuria in cui ci sono stati concessi temporaneamente alcuni locali per la mostra ad essere ingiustamente accusata dal comune di Garlenda quale responsabile dell’increscioso evento che ha colpito Agostino Guarino, all’epoca nostro socio.

Nel frattempo, la “macchina della giustizia” sta facendo i suoi passi…

Il 23 ottobre 2015 si è tenuta la prima udienza del processo civile relativo all’incidente del cantautore Agostino Guarino ed il 21 gennaio 2016 inizierà quello penale.

Ecco comunque lo svolgersi dei fatti:

  1. Il Circolo aveva organizzato una mostra al castello dal 5 al 25 agosto 2011, intitolata “Dreams”, con la partecipazione di ben 30 artisti.
  2. Il 20 agosto 2011 il musicista e socio Agostino Guarino si era recato al castello verso le 15 per le prove del suo concerto nel parco retrostante, insieme con un suo collega.
  3. Verso le 16 era entrato dal portone principale del castello per cercare della carta affinché il suo collega potesse asciugare gli strumenti.
  4. Aveva cercato nella cucina e nella toilette e, non trovandola, aveva spinto la porta tra le due stanze, ma era precipitato nel vuoto per circa 4 metri e 60 in quello che doveva essere il vano per il futuro ascensore.
  5. La porta non era segnalata da alcun cartello di avviso di pericolo e Agostino disse poi che l’aveva trovata non chiusa a chiave.
  6. Dopo l’incidente fu soccorso dai Vigili del fuoco e dai militi della Croce Bianca e portato all’ospedale, ove trascorse diversi mesi. Per fortuna guarì, riportando però molte fratture alla spina dorsale con conseguente invalidità di circa il 55%.
  7. La porta in questione non era mai stata segnalata né resa “invalicabile”, come avrebbe dovuto essere, aprendosi sul vuoto.
  8. Una prima tranche dei lavori di ristrutturazione al castello era stata effettuata nel 2002 e per ben 10 anni tutti coloro che erano ivi entrati sono stati esposti a tale pericolo.
  9. L’assicurazione del comune non intende coprire i danni subiti da Agostino, per motivi che ci sono ignoti.
  10. Né io, come presidente e legale rappresentante del Circolo, né alcuno dei soci era mai stato informato da membri dell’amministrazione comunale di tale vano pericoloso presente al castello.
  11. Nonostante ciò, il comune ed il suo legale accusano me ed il Circolo di piena responsabilità in quanto detentori (non esclusivi) della chiave del castello in quel periodo.
  12. Da tener presente che nello stesso periodo nel palazzo erano state organizzate altre iniziative, quali un matrimonio, due serate massoniche e “Calici di Stelle”, con molte centinaia di visitatori.
  13. Risulta anche che nello stesso periodo dell’evento ci siano stati misurazioni e carotaggi murali da parte di vari tecnici.

A parte la richiesta di indennizzo da parte dell’avvocato di Agostino, pari a circa 800.000 euro, sono forti anche le spesi legali che il Circolo dovrà sostenere, circa 26.000 euro per il processo civile (rimborsabili in caso di proscioglimento) e di circa 10.000 euro per quelle del penale, non rimborsabili per legge.

Ora, cari Amici, come sapete e mi avete sempre riconosciuto, io ho agito esclusivamente per il bene ed il miglioramento dell’Associazione, senza alcun interesse personale né di lucro né di altra natura, spinta unicamente dal desiderio di riuscire a realizzare iniziative artistiche di successo a beneficio di tutti noi e della comunità.

La passione per l’Arte e la Cultura è stata la molla che nel lontano 1999 mi ha indotta a fondare questa Associazione insieme con Rudolf van de Pool e Hans Krautkrämer, coadiuvata sempre con costanza da Pasquale; insieme abbiamo realizzato eventi veramente straordinari, sobbarcandoci anche un lavoro enorme e molteplice (cercando locations, sponsors, contributi statali e privati, elaborando progetti, ricercando contatti e colloqui, producendo cataloghi, locandine e depliants, curando il sito con le opere di tutti gli artisti associati, ottenendo l’appoggio dei mass-media, promuovendo corsi di disegno , pittura e fotografia, portando a Garlenda personaggi celebri del mondo artistico, ….) e tutto questo sempre come volontari e senza alcun interesse economico.

Inoltre il castello, che era rimasto chiuso fino al 1997, è stato riaperto per l’intervento della Scuola e della cittadinanza, diventando anche per merito nostro, come scrisse il compianto giornalista Romano Strizioli, “un crocevia dell’Arte e della Cultura per il Ponente ligure”, con frequenti servizi televisivi, radiofonici e giornalistici.

Ora gli amministratori ci accusano della responsabilità di una loro inetta negligenza, senza averci mai informati del “pozzo” esistente dietro una porta, forse non chiusa a chiave e sicuramente non segnalata.

Detto questo, dato che il Circolo ha al suo attivo solo circa 1.600 euro in cassa, non troviamo assolutamente giusto, sensato e umano che la presidente debba risponderne in prima persona in solido, dal momento che ha agito soprattutto in rappresentanza del Circolo.

Abbiamo invitato soci ed amici ad aiutarci a raccogliere il necessario per le spese legali, dopo aver creato un “Fondo di Solidarietà” sulla nostra banca, ove ognuno possa versare un contributo, secondo le proprie possibilità.

Anche questo sito, che pubblicizza le opere messe a disposizione da parte di artisti amici della nostra Associazione per una mostra benefica, ha lo scopo di far confluire i proventi nel fondo.

Ciò che ci lascia amareggiati è il fatto di come un privato cittadino sia lasciato inerme a difendersi dalla Pubblica Amministrazione all’interno di un contesto di accuse assolutamente non fondate.

Come presidente e legale rappresentante del Circolo, io sono stata indagata in prima persona, visto che il comune ha pesantemente citato il nostro Circolo e me come responsabile dell’accaduto.

Se ritenete le nostre iniziative meritorie e condivisibili, vi invito a inoltrarle alle persone ed alle associazioni a voi amiche.

Grazie.

Carmen Spigno
Presidente

 

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